In Italia, la legge non prevede categorie di inquilini completamente esenti dallo sfratto. Tuttavia, esistono circostanze in cui la procedura di sfratto può essere sospesa o ritardata, specialmente quando coinvolge soggetti in situazioni di particolare vulnerabilità, sia in caso di morosità, sia in caso di finita locazione.
- Sfratto per Morosità
Lo sfratto per morosità viene richiesto quando l’inquilino non ha rispettato il pagamento dei canoni di locazione secondo quanto stabilito nel contratto. In questa situazione, il proprietario può intimare lo sfratto e chiedere il pagamento degli arretrati.
- Morosità Incolpevole: Se l’inquilino è in una condizione di morosità incolpevole (ad esempio per perdita del lavoro o gravi problemi di salute), può richiedere al giudice un “termine di grazia”, solitamente di 90 giorni, per sanare la morosità. Questo termine può essere esteso a 120 giorni in circostanze eccezionali. In tali casi, la procedura di sfratto viene temporaneamente sospesa per dare all’inquilino la possibilità di regolarizzare la situazione.
- Soggetti Fragili: Anche in caso di sfratto per morosità, se l’inquilino appartiene a categorie vulnerabili (come famiglie con minori, anziani, o persone con disabilità), il giudice può intervenire per adattare le modalità e i tempi dell’esecuzione. Questo non annulla lo sfratto ma può ritardarne l’esecuzione, coinvolgendo spesso i servizi sociali per garantire un alloggio alternativo.
- Contratti Non Registrati: Se il contratto non è registrato, il proprietario non può utilizzare la procedura di sfratto per morosità. In questo caso, deve intentare una causa ordinaria, che comporta tempi e costi più elevati.
- Sfratto per Finita Locazione
Lo sfratto per finita locazione si applica quando il contratto di locazione è giunto alla scadenza e il locatore non intende rinnovarlo. Anche in questa circostanza, la legge prevede alcune specifiche misure a tutela di determinate categorie di inquilini:
- Proroga per Soggetti Vulnerabili: Anche quando lo sfratto è richiesto per finita locazione, il giudice può disporre una proroga temporanea in caso di inquilini in condizioni di fragilità (famiglie con minori, persone anziane o disabili), specialmente se l’alloggio è l’unico disponibile per il nucleo familiare. La proroga non è illimitata, ma offre il tempo necessario per trovare una soluzione abitativa alternativa.
- Blocchi Temporanei dello Sfratto: In alcuni periodi di crisi economica o emergenza sociale, come avvenuto durante la pandemia, il Governo può disporre un blocco degli sfratti per finita locazione per determinate categorie di inquilini. Queste misure sono temporanee e limitate nel tempo, con lo scopo di garantire maggiore stabilità abitativa in momenti di particolare difficoltà sociale.
In entrambi i casi, sebbene non esistano categorie di inquilini che non possano mai essere sfrattati, le condizioni di particolare vulnerabilità o difficoltà economica possono influire sui tempi e sulle modalità di esecuzione dello sfratto. Le tutele servono a bilanciare il diritto del proprietario alla restituzione del bene con il rispetto delle esigenze di inquilini che si trovino in situazioni di disagio.