Chi mi conosce lo sa!
Prima di essere consulente immobiliare sono un amante del design, delle case e degli oggetti che le rendono uniche…e allora ho deciso di regalarvi una nuova rubrica, un appuntamento che forse esula un pochino dal mercato immobiliare e dalle case in vendita, ma che può regalare qualche informazione in più e un modo per saper valutare e valorizzare gli immobili.
Oggi vi racconterò due storie, di due icone diventate ormai così conosciute da essere presenti in moltissime abitazioni, ma siamo sicuri di sapere i segreti della loro creazione?
Il primo protagonista è piccolissimo e sicuramente l’abbiamo tenuto tra le mani: L’Interruttore Rompitratta che tutti abbiamo acceso e spento decine…centinaia di volte, è il pezzo di cui Achille Castiglioni andava più fiero!
Disegnato nel 1968 con il fratello Piergiacomo e prodotto da Vlm, azienda specializzata nel settore dei componenti elettrici per l’illuminazione, gli aveva permesso di entrare nelle case di tutti. È stato prodotto in grandi numeri e acquistato grazie alle sue qualità funzionali, non di certo perché riconosciuto dalle persone, né tanto meno dai rivenditori, come design d’autore.
Ancora a catalogo, sotto i codici 450 o 452/2 lo si può trovare già montato su numerosi apparecchi elettrici oppure, come ricambio nei negozi che vendono articoli per il bricolage fai da te.
Oggi, il clic dell’azionamento entra umilmente a far parte dell’immaginario collettivo.
La seconda protagonista è la Signora delle sedute: Si chiama LC4…e forse questa sigla non vi dirà nulla, ma in realtà è il nome della chaise longue più iconica che ci sia.
Sedetevi comodi quindi perchè oggi vi racconto la storia di quella che è stata familiarmente soprannominata, in alcuni circoli del design, la Corb Chaise.
Tra il 1927 e il 1929 Le Corbusier e i suoi due soci, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, disegnano alcuni modelli in tubolare metallico per gli interni del progetto abitativo di una coppia americana: Villa Church, a Ville-d’Avray, vicino a Parigi.
Di questi la più famosa è la chaise longue à réglage continu. Prodotta inizialmente da Thonet con il numero B306, diviene un’icona del design come LC4, rivisitazione del 1965 di Cassina.
Viene definita come la chaise longue per antonomasia, equilibrio perfetto fra purezza, geometria e corporeità.
In verità, questa poltrona ha molto in comune con la Thonet n.7500 la cui prima immagine conosciuta è presente in un giornale americano, l’Harpers Weekly addirittura del 28 ottobre 1876.
Una sedia in legno curvato di produzione austriaca presentata in diverse versioni, tra cui quella senza braccioli e con materassino di pelle trapuntata.
Ma come mai l’oggetto di design più conosciuto di Le Corbusier ha smesso di essere prodotto dalla Thonet?
Le Corbusier e il suo studio per i loro progetti sono in relazione con Thonet Frères, la succursale francese della casa madre austriaca.
Certamente, per il suo costo elevato la proposta è per ambienti di livello alto, anche se pur sempre domestici. Gli oggetti Thonet in legno curvato continuano invece a essere ritenuti perfetti per la massa.
La chaise longue di Le Corbusier all’inizio ha poco successo se non in Francia; i tempi non sono maturi per accogliere queste avveniristiche soluzioni. La verità è che il mercato non c’è.
Nel dopoguerra Leopold Piltzer, proprietario del gruppo Kohn-Thonet-Mundus, cede i diritti della chaise longue ad una società svizzera che nel 1965 la cede a Cassina.
Quest’ultima ne farà uno dei suoi capolavori.
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